Ivan Basso, il ritorno di un campione  

Photo: courtesy Wim Dingemanse

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Nella splendida cornice del Lago Maggiore, un emozionato Ivan Basso sorride e si concede a flash e telecamere: i due anni di squalifica stanno per finire. «Ad un appassionato di ciclismo, come lo sono io, la bicicletta regala sogni» ammette Basso. «Ho lavorato duro per due anni, con un programma di allenamenti mirato per tornare ai massimi livelli. Ora voglio solo ritornare a provare le emozioni della corsa».

Dunque un giorno speciale per Ivan Basso, ma anche per la sua nuova squadra, la Liquigas, che per bocca del presidente Paolo Dal Lago esprime tutta la soddisfazione per l’importante ingaggio: «Abbiamo capito fin dai primi colloqui che Ivan è una persona di grande spessore, non solo come ciclista. Ha pagato per i suoi errori ed ora è pronto per ritornare a vincere: siamo straconvinti della scelta fatta. Come Ivan, anche Liquigas è innamorata del ciclismo: il nostro impegno per migliorare questo sport durerà ancora a lungo».

Anche il team manager Roberto Amadio riconosce che l’acquisizione di Basso non è dovuta solo al suo indiscusso talento: «Sapevo che Ivan è un grande professionista, ma in questi mesi ho scoperto anche una dedizione fuori dal comune. Crediamo molto in lui e fin da gennaio lavoreremo in prospettiva Giro d’Italia, il nostro grande obiettivo: Argentina, California e Tirreno-Adriatico. Un periodo di riposo nei primi mesi dell’estate per poi riprendere ad agosto con le corse italiane. Infine, Vuelta e, se Ballerini vorrà, il Mondiale a Mendrisio». Amadio specifica poi che l’impegno di Liquigas per un ciclismo più pulito «è un punto importante della nostra filosofia. Per questo applicheremo un nuovo sistema di controllo interno appoggiandoci ad una struttura riconosciuta da Wada e Uci: da noi non c’è spazio per i furbi».

Per rivedere Basso in una corsa ufficiale non bisognerà attendere il 2009 ma solo nove giorni. «La squadra ha voluto farmi un regalo» aggiunge Ivan «e mi permetterà di partecipare alla Japan Cup. L’affronterò con grandi motivazioni ed una condizione soddisfacente. I fattori che influenzano l’esito di una corsa sono tanti, ma di sicuro non vado per concedermi una gita. Non vedo l’ora di incontrare i miei nuovi compagni e ricominciare la vita ciclistica».


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